Presentazione

 

 

Storia sintetica del DEI – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione

Contributo per il progetto di Ateneo “Museo Diffuso – Scienza e tecnica a Padova”

A cura di Maristella Agosti, giugno 2022

Il Dipartimento di Ingegneria dell’InformazioneDEI – trae le sue origini dall’Istituto di Elettrotecnica e di Elettronica. La storia dell’ingegneria elettrotecnica prima, e di quella elettronica poi, hanno radici lontane, però, per tracciare la storia del DEI, è conveniente partire dal 1960 analizzando le ricadute del D.P.R. 31 gennaio 1960 n. 53 (modificato con D.P.R. 28 agosto 1960 n. 1445) che decreta che le Facoltà di Ingegneria sono costituite su cinque anni e riordina gli studi delle Facoltà di Ingegneria con nuovi corsi di laurea tra cui Ingegneria Elettrotecnica e Ingegneria Elettronica. La Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova pone in atto il decreto a partire dall’a.a. 1960-61.

La Facoltà di Ingegneria aveva bandito già nel 1956, e per la prima volta in Italia, un concorso per la cattedra di Elettronica applicata; nel concorso risulta ternato anche Giuseppe Francini che viene chiamato a Padova e prende servizio come professore straordinario di Elettronica applicata nel 1957; a Francini viene affidata la responsabilità dell’elettronica nell’Istituto di Elettrotecnica che allora era situato in via Francesco Marzolo e che, con l’avvio della laurea in Ingegneria Elettronica, cambia nome in Istituto di Elettrotecnica ed Elettronica.

L’avvio delle due nuove lauree crea l’esigenza di nuovi spazi e, nell’ambito di un nuovo generale riassetto edilizio della Facoltà, all’Istituto viene assegnata una nuova sede che viene costruita in via Giovanni Gradenigo, sull’area di proprietà dell’Università, corrispondente ad una parte dell’antico Orto Agrario della Facoltà di Ingegneria. Il progetto del nuovo edificio viene affidato a Giorgio Brunetta, che opera in continuo e stretto contatto con il direttore Giovanni Someda e con i docenti dell’Istituto. L’edificio viene costruito in modo molto innovativo per quegli anni, infatti il progetto tiene conto della doppia funzione che l’edificio deve assolvere: quella didattica e quella di ricerca scientifica e tecnologica; le due attività sono complementari ma devono potersi svolgere anche con notevole indipendenza. Nel 1966 l’Istituto di Elettrotecnica ed Elettronica viene trasferito nella nuova sede appena ultimata. Questo edificio costituisce ancora oggi una parte importante del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione infatti oggi, denominato DEI/G, accoglie i docenti del gruppo degli informatici.

Dagli anni 1960, oltre alle discipline proprie dell’Ingegneria Elettrica, diventano centrali i temi di Elettronica e di Telecomunicazioni insieme alle nuove discipline di Ingegneria Informatica e Controlli Automatici. Successivamente, nuovi temi ricevono l’attenzione dei ricercatori, in particolare nei settori dell’Ingegneria Biomedica e dell’Ingegneria Informatica, settori che negli anni hanno registrato un grande sviluppo e un’ampia diversificazione. Altri temi sono l’Analisi e Sintesi della musica e del parlato, la Fisica Elettronica, l’Elettronica Quantistica e l’Elettromagnetismo.

Nel 1980 il D.P.R. n. 382/80 con l’articolo 83 dà alle università la possibilità di costituire i dipartimenti, intesi come strutture di organizzazione e coordinamento di attività di ricerca, al fine di riunire ricercatori e professori universitari provenienti anche da facoltà diverse ma operanti in settori o progetti di ricerca affini. Nell’ambito di questo nuovo quadro normativo, e anche a partire dalle esperienze presenti nell’Istituto di Elettrotecnica e di Elettronica, nel 1987 vengono progettati due diversi dipartimenti, quello di Elettronica e Informatica (DEI) e quello di Ingegneria Elettrica.

Il Decreto Rettorale n. 375 del 20 maggio 1987 istituisce il Dipartimento di Elettronica e Informatica (DEI) dell’Università degli Studi di Padova. Il DEI viene attivato l’1 giugno 1987 proprio nella sede di via Giovanni Gradenigo 6/a, che, pochi mesi dopo, diventa anche la sede del Dipartimento di Ingegneria Elettrica.

All’avvio delle attività del Dipartimento di Elettronica e Informatica, concorrono 44 professori e ricercatori della Facoltà di Ingegneria e della Facoltà di Scienze Statistiche Demografiche ed Attuariali, poco dopo anche della Facoltà di Magistero. Una caratteristica specifica dei docenti del DEI è quella di insegnare da allora e sempre negli anni in diverse Facoltà dell’Ateneo, all’inizio nelle Facoltà di Ingegneria, Scienze Statistiche, Magistero e poi Psicologia; qualche anno dopo anche nelle Facoltà di Lettere e filosofia, di Medicina e di Scienze Politiche. In questo modo il DEI ha dimostrato fin da subito una apertura multidisciplinare e interdisciplinare che negli anni ha contribuito non solo alla collaborazione didattica ma anche alla costruzione di collaborazioni scientifiche che hanno favorito l’ideazione e la realizzazione di progetti scientifici in sede nazionale e internazionale.

Le attività del DEI vengono avviate sotto la guida del primo direttore Franco Bombi, professore ordinario di Ingegneria informatica, che favorisce fin da subito una organizzazione strutturale del dipartimento molto innovativa. Infatti il DEI viene dotato, fra i primi dipartimenti universitari in Italia, di una rete di trasmissione dati interna e aperta verso l’esterno che permette un interscambio di dati e documenti digitali a livello locale, nazionale e internazionale.

Fa parte del Dipartimento il Centro di Computer Music che dal 1988 assume il nome di Centro di Sonologia Computazionale (CSC) e che opera anche presso il Centro di Calcolo di Ateneo e collabora fin da allora con diverse istituzioni scientifiche e musicali. Il Consorzio “Padova ricerche” dell’Università di Padova viene istituito con atto costitutivo del 12 maggio 1987 e siede nel Consiglio di Amministrazione, come rappresentante dell’Università di Padova, Luigi Mariani, professore del dipartimento.

Il Consorzio favorirà la realizzazione di numerosi progetti di ricerca ai quali collaboreranno diversi docenti del DEI e in particolare Giorgio Clemente che rivestirà diversi incarichi di coordinamento e sarà anche presidente negli ultimi anni del secolo scorso e fino a dicembre 2000.

Dal 1988 il Dipartimento organizza, oltre a laboratori di ricerca, anche laboratori didattici dotati di minicalcolatori elettronici in rete e personal computer con programmi di calcolo scientifico e simulazione. Dallo stesso anno il DEI partecipa ad alcuni dottorati di ricerca. Questa è una innovazione molto importante, perché finalmente anche a Padova comincia ad essere possibile conseguire il dottorato e non diventa più necessario andare in un’altra sede in Italia o all’estero per fare un percorso di studio e avvio alla ricerca nelle diverse aree dell’ingegneria dell’informazione.

Negli anni 1990 vengono attivati dalla Facoltà di Ingegneria nuovi corsi di studio che creano opportunità di reclutamento che attraggono docenti e ricercatori da altre sedi e con competenze che prima non erano presenti in dipartimento. Questo favorisce la diversificazione e l’ampliamento delle tematiche di ricerca che il dipartimento è in grado affrontare e sviluppare.

Da allora e fino ad oggi le aree di ricerca proprie del dipartimento sono: l’Automazione, la Bioingegneria, l’Elettronica, l’Ingegneria informatica, l’Ottica applicata e le Telecomunicazioni. Questa diversificazione porta anche a modificare il nome del dipartimento che dall’1 giugno 2002 assume la nuova denominazione di Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.

Un’altra conseguenza dell’ampliamento delle attività del dipartimento riguarda l’edificio “storico” in via Gradenigo 6/a che diventa insufficiente ad accogliere le attività di tutti gli afferenti del DEI. Per questa ragione alla fine degli anni 1990 vengono trasferiti in una sede staccata di via Ognissanti alcuni docenti e laboratori in particolare del settore di ingegneria informatica. Il trasferimento favorisce sicuramente a decongestionare la sede di via Gradenigo però rende più laborioso il coordinamento delle attività di collaborazione sia scientifica che didattica. Dopo alcuni lavori di ristrutturazione e messa a norma al terzo e quarto piano dell’edificio “storico” di via Gradenigo 6/a, gli informatici vi rientrano nel 2002 e si riuniscono tutti in questa sede. In parallelo era stata avviata la ristrutturazione di un edificio in via Giovanni Gradenigo 6/b, che aveva ospitato in precedenza docenti e attività della Facoltà di Agraria trasferitosi ad Agripolis, Legnaro. Questo edificio ristrutturato diventa la nuova sede DEI/A che ospita i docenti degli altri settori e il personale tecnico amministrativo.

Negli ultimi venti anni le attività di ricerca e di didattica del DEI si sono ulteriormente ampliate e diversificate e questo ha portato a nuove esigenze di spazio per le diverse attività e in particolare a quelle di laboratorio. Nuovi progetti edilizi sono allo studio per provvedere a queste necessità. I dati dei soli progetti internazionali in cui è stato ed è attualmente coinvolto il DEI sono sufficienti a chiarire il perché di queste nuove esigenze di spazi di ricerca:

  • 72 progetti finanziati nell’ambito dei programmi quadro dalla Commissione Europea dal 2007 ad oggi (FP7, Horzon 2020, Horizon Europe);
  • 8 progetti bilaterali di “Ricerca scientifica e tecnologica di grande rilevanza” finanziati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Italia-Cina, Italia-Giappone, Italia-Sud Africa, Italia-Israele, Italia-Croazia, Italia-Corea del Sud);
  • 18 progetti di ricerca finanziati da Agenzie Federali USA (National Institute of Standards and Technology, National Institutes of Health) direttamente al DEI o in collaborazione con università statunitensi (Yale University, University of Virginia, New York University, University of California San Diego).

A questi progetti vanno aggiunti quelli a livello nazionale, regionale e di Ateneo oltre a quelli propri della terza missione e di natura, spesso, industriale.

E i nuovi spazi servono anche per svolgere attività didattiche tipiche di una università “di ricerca”, come è sempre stata l’Università di Padova, quindi attività formative impartite da docenti attivi nella ricerca a livello nazionale e internazionale e che permettono, quindi, agli studenti di avere, oltre alle competenze di base, conoscenze che forniscono un sapere critico per interpretare il futuro di discipline in rapida evoluzione quali sono quelle coltivate al DEI.

Ad oggi le lauree triennali offerte dal DEI sono: ingegneria dell’informazione, ingegneria biomedica, ingegneria informatica e ingegneria elettronica. Le lauree magistrali con gli insegnamenti impartiti in italiano sono Bioingegneria e Elettronica; le lauree magistrali con gli insegnamenti impartiti in inglese sono Computer Engineering, Control Systems Engineering, ICT for Internet and Multimedia, e Cybersecurity che è offerta insieme al Dipartimento di Matematica.

Il DEI è stato molto attivo anche a livello di Ateneo, infatti molti sono i ruoli istituzionali svolti dai docenti del dipartimento: primo fra tutti il rettorato di Giovanni Marchesini dal 1996 al 2002 (due mandati), che è stato caratterizzato dall’apertura alla ricerca scientifica e alla libertà di pensiero, poi la presidenza della Facoltà di Ingegneria che è stata presieduta dallo stesso Marchesini, da Antonio Lepschy, da Luigi Mariani e da Ettore Fornasini, tutti docenti del DEI. Franco Bombi è stato prorettore ai Sistemi informatici e telematici di Ateneo durante il rettorato di Giovanni Marchesini. Gianfranco Bilardi è stato prorettore all’Informatica dal 2012 al 2015. Alessandro Paccagnella è stato prorettore alle Relazioni internazionali dal 2015 al 2021. All’interno della governance del rettorato 2021-2027 Andrea Zanella è prorettore con delega alle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e Andrea Gerosa è delegato all’Orientamento, tutorato e placement.

I direttori del DEI sono stati Franco Bombi, Antonio Lepschy, Giuseppe Tondello, Paolo Tenti, Alessandro Paccagnella, Sandro Zampieri e Gaudenzio Meneghesso attuale direttore.

Fra gli altri incarichi: Maristella Agosti è stata vice-presidente (1988-1991) della Commissione di Ateneo che ha reso accessibile nel 1991 in Internet uno dei primi sistemi universitari di ricerca di dati catalografici (OPAC), poi è stata presidente della Consulta del Centro di Calcolo di Ateneo (2005-2008), Gianfranco Bilardi è stato membro del Consiglio Direttivo della Scuola Galileiana di Studi Superiori dal 2010 al 2013 e componente interno del Consiglio di Amministrazione (2016-2020), Geppino Pucci è componente del Senato Accademico dal 2019 e fino al 2023.

Il personale docente del DEI è costituito da 34 professori ordinari, 49 professori associati e 26 ricercatori; le attività di ricerca e di didattica sono condotte anche da 47 assegnisti e numerosi fruitori di borse di studio post-dottorato. Il personale tecnico amministrativo garantisce tutti i servizi generali, le attività di segreteria di direzione, di segreteria didattica, di amministrazione, di gestione dei sistemi informatici e telematici, di gestione dei laboratori didattici ed è composto da 43 persone. Le attività di biblioteca sono condotte da personale del Centro di Ateneo delle Biblioteche - Biblioteca centrale di Ingegneria.

Il DEI ha un programma di dottorato in Ingegneria dell’Informazione; il programma di 3 anni ha lo scopo di preparare esperti altamente qualificati nell’area delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione e della Bioingegneria, e più precisamente nei settori dell’Elettronica, della Teoria e dell’Automazione dei Sistemi, delle Telecomunicazioni, dell’Ingegneria Informatica, della Bioingegneria, delle Tecniche di misura, di Fisica e di Ricerca Operativa applicate all’Ingegneria dell’Informazione. Attualmente sono più di 100 gli studenti di dottorato.

Il DEI è stato incluso fra i 180 Dipartimenti di eccellenza 2017-2022 delle Università italiane statali (legge 232 del 2016, legge di bilancio 2017). Come Dipartimento di eccellenza il DEI ha realizzato il progetto dal titolo “Internet of Things: Sviluppi metodologici, tecnologici e applicativi” del quale è stato responsabile scientifico Michele Zorzi, ma che ha comportato un lavoro corale del personale docente e del personale tecnico amministrativo del dipartimento.

Il DEI risulta anche nella graduatoria dei Dipartimenti di eccellenza 2023-2027, avendo un ISPD (Indicatore Standardizzato della Performance Dipartimentale) a 100, quindi è di nuovo tra i dipartimenti che possono essere selezionati fra quelli ai quali sarà affidata la possibilità di realizzare un nuovo progetto di eccellenza dimostrando una continuità di eccellenza coerente con il suo passato.

Note bibliografiche

Maria Grazia Bevilacqua. «Eppur si muove»: ricerca scientifica e libertà di pensiero. Il rettorato di Giovanni Marchesini (1996-2002). Venezia, Marsilio Editori, 2022.

Lorenzo Marenesi. Giovanni Someda e il suo tempo (30 maggio 1901 – 31 marzo 1978). Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2004.

 

 

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